Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare di trucco permanente. Molte donne vogliono mettere in risalto le sopracciglia ed apparire sempre in ordine e curate. Lo sguardo è quello che ci da fascino e la forma perfetta delle sopracciglia non è facile da ottenere, ci vuole un occhio esperto. Inoltre doverle disegnare ogni mattina diventa complicato.
Nel momento in cui il makeup non è più sufficiente viene in aiuto il trucco permanente. Esistono due tecniche: quella che si effettua con il dermografo (dermopigmentazione), e quella con il manipolo (microblading).
Si tratta di due tecniche di tatuaggio estetico e rappresentano la soluzione ideale per tutte coloro che soffrono di asimmetria, diradamento o alopecia delle sopracciglia dato che permettono una ricostruzione uniforme e armoniosa sotto tutti i punti di vista. Con una di queste due tecniche è possibile avere un trucco permanente sempre perfetto senza sbavature o makeup che cola.
Ma andiamo per gradi spiegando le due tecniche e quale preferire:
Cos’è la dermopigmentazione?
È una tecnica di tatuaggio con la quale si applicano pigmenti colorati e bio-assorbibili sotto la cute. Prende il nome dallo strumento che viene utilizzato, il dermofago, attrezzo simile a quello usato peri tatuaggi tradizionali ma con aghi molto più sottili e che penetrano solo lo strato superficiale per essere utilizzati anche nelle zone più delicate.
Ultimamente la dermopigmentazione è stata resa famosa per il trucco permanente delle sopracciglia ma questa tecnica può essere sfruttata, oltre che per l’estetica, anche nel campo paramedicale. I trattamenti che possono essere eseguiti vanno dalla correzione delle cicatrici, l’infoltimento e il rinnovamento del cuoio capelluto e la ricostruzione dell’area del capezzolo in seguito a interventi, solo per citare alcuni esempi.
Per quanto riguarda l’estetica, i trattamenti di dermopigmentazione più utilizzati sono il contorno labbra, l’eyeliner e le sopracciglia.
La dermopigmentazione permette di ottenere sopracciglia con un effetto naturale e sfumato, molto simili a quelle che si ottengono con la matita o con l’ombretto. Dato che i pigmenti di colore vengono inseriti nell’epidermide, il trucco semipermanente con il passare degli anni tende ad attenuarsi senza però mai scomparire definitivamente o prendere colorazioni diverse da quella originale.
Cos’è il microblading (manipolo)?
Consiste in una tecnica per la ricostruzione delle sopracciglia che utilizza delle micro lame intinte nel pigmento con le quali si vanno a creare dei piccolissimi tagli che vanno a simulare i peli per un effetto molto naturale rispetto la dermopigmentazione.
Non viene quindi utilizzato nessuno strumento e i pigmenti vengono inseriti solo nello strato superficiale della pelle. Viene utilizzato uno strumento che può anche avere più lame molto sottili, da qui il nome microbladig ovvero micro-incisioni.
Il grande pregio di questa tecnica, e che la rende molto richiesta, consiste proprio nel fatto che il disegno pelo a pelo da un risultato davvero realistico, inoltre permette di creare sfumature che possono riempire le zone più diradate.
A differenza della micropigmentazione, che traccia sfumature piuttosto nette, il microblading ha un effetto sfumato e davvero molto realistico. L’operatrice infatti disegna ogni pelo seguendo lunghezza e direzione dei peli originali, in questo modo le sopracciglia si mimetizzano perfettamente con quelle naturali.
Vuoi saperne di più? Leggi come funziona la tecnica di Microblading e che vantaggi ha.
Mantenimento e durata dei trattamenti
La durata dei trattamenti è piuttosto soggettiva, ma in genere dura 12/18 mesi. Sarà sufficiente un ritocco all’anno per mantenere il risultato desiderato e nel caso adattarlo alle nuove esigenze del viso.
Entrambe le tecniche possono provocare delle crosticine che non vanno assolutamente rimosse per evitare di togliere i pigmenti compromettendo il risultato. Bisognerà applicare anche un’apposita crema per i primi giorni, serve a favorire la guarigione. Dopo circa un mese servirà un ritocco per sistemare il colore.
Una volta guarite le crosticine, non vi sono altri trattamenti da effettuare, se mai delle precauzioni da seguire. Per circa 15 giorni sarebbe meglio evitare forti sudorazioni dovute ad attività fisica o a sauna e bagno turco. Anche l’esposizione al sole o le lampade sarebbero da limitare, o applicare adeguate protezioni, così come i peeling o i trattamenti estetici aggressivi.
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Sono un’estetista professionista, diplomata nel 2009 presso la prestigiosa Nouvelle Esthétique Académie, sono stata responsabile di centri estetici.
Dopo 10 anni di gavetta, nel 2018 ho inaugurato il mio Centro Estetico a Bari.
Il percorso di crescita professionale passa dalla costante realizzazione di corsi di formazione e dalla passione nel mio lavoro che mi spinge ogni giorno a perfezionarmi per offrire il meglio alla mia clientela.